Mareografia dei Campi Flegrei - DEFORMAZIONI VERTICALI DEL SUOLO

La misura con i mareografi dell'andamento del bradisismo

Dati aggiornati al 16/04/2025 ore 12:00 UTC

Questa pagina mostra la deformazione verticale del suolo nel tempo (andamento del bradisismo) ottenuta dalla misura del livello del mare in alcuni siti dei Campi Flegrei, ovvero alle stazioni mareografiche ubicate presso:
Porto di Pozzuoli (POPT), 'Cantieri Maglietta' di Pozzuoli (PSCM), Porto di Miseno (MISE), Porto di Nisida (NISI) e una delle boe dell'infrastruttura MEDUSA (CFB3).


(Per saperne di più su come vengono effettuate le misure di deformazione del suolo)

Presso ciascuno dei siti (mappa in alto ↑), la misura della deformazione verticale del suolo è ottenuta da un confronto tra il livello del mare misurato dalla rispettiva stazione mareografica e quello misurato dalla stazione di riferimento – esterna all'area dei Campi Flegrei – non interessata dal fenomeno (stazione NAMM, nel Porto di Napoli). Considerando il livello del mare identico a tutte le stazioni, gli eventuali movimenti del suolo (bradisismo) saranno registrati come variazione del livello del mare alle sole stazioni mareografiche dei Campi Flegrei, ognuna con una sua misura dipendente dalla posizione lungo la costa.

In realtà, la variazione misurata del livello del mare è solo 'apparente' in quanto si tratta di uno spostamento congiunto del suolo e della stazione mareografica stessa.

L'andamento della misura del livello del mare per ciascuna stazione è visibile a questo link.

L'aggiornamento dei grafici qui mostrati, con l'aggiunta di una misura per ogni stazione, è effettuato una volta al giorno. Presso ciascuna stazione mareografica la misura del livello del mare viene automaticamente eseguita ogni minuto; pertanto, ogni giorno, saranno registrati 1.440 valori di misura per ogni stazione. Dopo una verifica della qualità dei dati, è effettuato un confronto tra i valori medi del livello del mare registrati da ogni stazione dei Campi Flegrei e quello misurato dalla stazione di riferimento di Napoli. Dall'analisi di tali confronti si ottiene, in definitiva, il valore della deformazione verticale del suolo per ciascuno dei siti (tale valore è attribuito alle ore 12:00 UTC del giorno considerato).

Si noti che le modalità di analisi e l'uso delle misure del livello del mare qui presentati non sono realizzate in maniera 'convenzionale': le misure vengono utilizzate per studiare i movimenti della terraferma considerando stabile il livello del mare (l'opposto di quello che normalmente viene fatto), ed il livello del mare è poprio il riferimento. Quindi, viene effettuato un confronto tra la misura del livello del mare in un'area (Golfo di Pozzuoli) e quella in un punto esterno preso come riferimento e considerato tettonicamente stabile (Porto di Napoli), distante meno di 15 km. Tutti i contributi diversi (maree astronomiche, effetti meteorologici, innalzamento del livello dei mari e altro) sono eliminati in quanto considerati comuni alle due aree.

Questa modalità di analisi è applicata da oltre 50 anni all'Osservatorio Vesuviano per il monitoraggio delle aree vulcaniche dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell'Isola di Ischia.


Avvertenze riguardo la visualizzazione dei grafici

Ciascuna figura mostra l'andamento della deformazione verticale nel tempo considerata in un arco temporale fissato e, in particolare, nell'ultimo anno. In esse vengono riportate tutte le curve rappresentative della deformazione misurata ai Campi Flegrei dai mareografi rispetto ad una stessa quota di riferimento iniziale, fissata a zero; l'artificio si rivela efficace per visualizzare l'andamento e l'entità della deformazione verticale presso ciascun sito.

Di conseguenza, l'aggiornamento nel tempo delle curve mostrate per l'ultimo anno potrebbe comportare un'apparente modifica della figura causata dall'abbandono del primo segmento di dati e dall'introduzione di uno nuovo della durata di un mese. Questo effetto è visibile in quanto le varie curve sono ricondotte ad uno stesso valore iniziale (ancora a quota nulla) e la distanza relativa tra le curve di deformazione riportate potrebbe risultare modificata nel tempo, senza – tuttavia – incidere sul loro andamento.

Le misure di deformazione verticale giornaliere mostrate, come ogni misura fisica, sono affette da un'incertezza quantificabile in +/-0.5cm. Per la sola stazione mareografica CFB3, l'incertezza sulla misura è maggiore in quanto la boa ospitante (installata nel Golfo di Pozzuoli) è suscettibile ai movimenti imprevedibili causati dalle onde marine.


Per approfondire:

Rete Mareografica Nazionale (ISPRA)

Global Sea Level Observing System


Sito web curato da: Rosario Riccio e Sergio Guardato

Osservatorio Vesuviano
via Diocleziano, 328
80124 - Napoli - IT